Manutenzione e uso dei condizionatori per il benessere sul lavoro

Pubblicato dal sito INAIL un’interessante articolo sull’utilizzo corretto dei condizionatori in ufficio nell’imminente periodo estivo. Sui rischi che con un uso scorretto o smodato dell’aria condizionata possono nascere per la salute di lavoratori, dipendenti, manager.

I rischi sono noti e di facile identificazione, associabili a sintomi e conseguenze di malanni stagionali. Mal di gola, raffreddore, torcicollo, dolori alla schiena. Malanni lievi ma che se trascurati e non considerati a dovere possono tramutarsi in bronchiti, infezioni batteriche, polmoniti. Un insieme di condizioni quindi sulle quali un RLS può trarre indicazioni e segnalazioni dai propri assistiti.

L’articolo cita la definizione che dei condizionatori fornisce lo standard UNI 10339: apparecchi “in grado di realizzare e mantenere simultaneamente negli ambienti condizioni termiche, igrometriche  e velocità dell’aria comprese entro i limiti richiesti per il comfort della persona”. Possono essere di vari tipi e a seconda delle ultime generazioni o meno utilizzare aria esterna per il riciclo o foto catalizzazione.

Tra i criteri sommi per una corretta installazione uno è imprescindibile: essere posizionato in luoghi che permettano un buon rimescolamento dell’aria. Altro, l’altezza, utile all’evitare getti d’aria eccessivi sulle persone. Evitare quindi che le scrivanie siano sul flusso d’aria e allo stesso tempo che siano posizionati vicino ad archivi e armadi polverosi. Per capire se si sta bene o meno, i dipendenti non devono avvertire raffreddamento eccessivo né richiederlo, ma adattare la temperatura alle necessità metaboliche della giornata.

I condizionatori infine devono essere puliti nei filtri con prodotti antibatterici, igienizzati e contemporaneamente devono essere verificati i punti di contatto con l’acquae e le acque di condensa.

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